Radomicrofono
E' fuori dubbio che l'utilizzo di un radiomicrofono su un palco o altrove hanno aumentato la libertà di espressione del cantante che utilizzandolo può tranquillamente muoversi senza doversi necessariamente preoccupare del cavo collegato al microfono: questo discorso in realtà vale anche per intervistatori, speaker ed oratori. Storicamente l'elemento che ha favorito la diffusione del radiomicrofono è il COMPANDER (1976 circa): un dispositivo elettronico che mediante un processo che prevede una compressione del segnale trattato (COMPRESSION) e una successiva espansione lato ricevitore (EXPANDER) permette di trattare i segnali analogici provenienti da una capsula microfonica così da essere inviati senza filo. Largo uso del radiomicrofono venne fatto a partire dagli anni 80 circa in poi di sistemi wireless anche in tour di professionisti permettendo a questi di rendere un concerto un vero e proprio spettacolo a 360 gradi snellendo le connessioni sul palco, complici anche l'introduzione di altre nuove tecnologie.
Radiomicrofoni
Per radiomicrofoni o kit radiomicrofonici si intende solitamente un kit di prodotti composto da:
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Trasmettitore - Palmare o Bodypack
- Ricevitore
- Microfono o Cavo - da utilizzare unitamente ad un Bodypack
Solitamente i radiomicrofoni possono essere di varie tipologie:
- Kit Palmari (trasmettitore a gelato)
- Kit con Microfono ad Archetto o Lavalier
- Kit per Strumento: sia con microfono per strumento (fiati ad esempio), sia per chitarra (radio-jack)
- Kit con Microfono Gooseneck (per conferenze o applicazioni aziendali)
- Kit specifici per Videocamera e applicazioni Broadcast
Tutti queste tipologie di radiomicrofoni si differenziano poi per caratteristiche tecniche quali ad esempio:
- Range delle frequenze utilizzate (VHF, UHF, 2,4GHz ecc)
- Larghezza di banda, numero di canali disponibili e numero massimo di sistemi compatibili.
- Presenza della ricerca automatica delle frequenze libere.
- Numero delle Antenne e tecnologia applicata (Doppia Antenna Diversity ecc.)
- Tecnologia per il trattamento del segnale: analogica o digitale.
- Antenne remotabili o fisse e possibilità di montaggio su rack
- Kit multipli - 2 o più ricevitori su un unico chassis
Radiomicrofono Professionale
Utilizzato nel concerti live, nei teatri, nelle trasmissioni televisive e nelle conferenze, grazie alla sua peculiarità di non essere cablato non dipendendo dal filo e di poter coprire aree sempre più vaste, il radiomicrofono professionale da quindi libertà di movimento a chi lo usa ed è molto pratico per ogni ambiente. I modelli che troverete nel catalogo Muscartestore coprono diverse esigenze: presentazione, canto, recitazione, strumento.
Possiamo citare come marchi più diffusi e apprezzati Shure, Sennheiser, AKG, Audio-Technica.
Ciò che caratterizza il radiomicrofono professionale è la grande affidabilità e continuità di segnale e la qualità e sensibilità di trasduzione, permettendo di captare la voce e il segnale in genere con una trasparenza e corrispondenza alla realtà veramente elevati. Solitamente un radiomicrofono professionale si avvale almeno di una doppia antenna con sistema diversity (ovvero la possibilità di far lavorare in maniera indipendente le antenne così da garantire maggior stabilità di trasmissione anche in ambienti difficili), convertitori di alta qualità, una larghezza di banda tale da garantire al service o al fonico la possibilità di utilizzare più radiomicrofoni in contemporanea. I più sofisticati offrono poi una scansione automatica delle frequenze e link con il relativo trasmettitore e anche la possibilità di pilotare in remoto (anche tramite App dedicata su tablet) l'array di radiomicrofoni utilizzati contemporaneamente.